Nati per non lavorare. All’Ars il paradiso dei portaborse

L'assessore regionale alla Funzione pubblica e agli Enti locali è l'ex sindaco di Agrigento: Marco Zambuto, di Forza Italia

Il Consiglio di Presidenza dell’Ars, di cui fanno parte il presidente del parlamento, i deputati questori e i deputati segretari, conta su una platea di 72 collaboratori (un tempo noti come ‘portaborse’). I compensi di questi fedelissimi, secondo i calcoli di Repubblica, si aggirano sul milione e 700 mila euro l’anno. Gli stipendi si spingono fino a 5.300 euro al mese (come quello percepito da Ugo Zagarella, ingaggiato dall’ex presidente Micciché, e da Danilo Lo Giudice, braccio destro di Cateno De Luca). Tra i personaggi più remunerati di questa galassia molto ambita, c’è un volto (più o meno) noto della politica siciliana: si tratta dell’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto.

Un passato burrascoso fra Renzi e Berlusconi (con una contestata visita ad Arcore mentre indossava la maglia del Pd), fra la sinistra e Forza Italia, partito in cui approdò nel 2019, giusto in tempo per guadagnarsi un’altra candidatura a sindaco della sua città (sconfitto, stavolta). Ma per Zambuto è stato solo l’inizio di alcune fortune personali che si protraggono fino a oggi. A inizio 2021, l’ex sindaco fu preso in carico da Gianfranco Micciché, che lo trasforma da “disoccupato di lusso” in assessore agli Enti locali e alla Funzione pubblica (al posto di Bernadette Grasso). L’infatuazione dura lo spazio di pochi mesi, il tempo necessario a Zambuto per capire da che parte tira il vento.

L’assessore entra nelle grazie di Nello Musumeci, aderisce a un’ideale ‘partito del presidente’ (di cui i principali esponenti erano i colleghi azzurri Falcone e Armao), partecipa alle manifestazioni ‘elettorali’ del governo del fare (sic!) e sposta il baricentro dell’azione amministrativa sulle frequenze di Militello Val di Catania, non esimendosi dall’esprimere dissenso – quando serve – nei confronti di Micciché, già provato da un lento processo di logoramento. Il nostro eroe giunge al termine della legislatura senza lasciare traccia. Non si ricandida, e ciò nonostante Forza Italia, alle ultime Regionali, è il partito più votato ad Agrigento e provincia.

Ma i ‘nemici’ di Micciché sono protagonisti osannati nel nuovo corso di Renato Schifani. Così Zambuto viene ricompensato per le sue scelte e il deputato segretario Gallo Afflitto, agrigentino come lui, e per altro molto vicino a Marcello Dell’Utri, lo richiama in azione con un posto nel suo staff. A quattromila euro al mese. Per spicciare chissà quali faccende. Sempre meglio che lavorare.

Nella foto, l’ex assessore agli Enti Locali Marco Zambuto

Enrico Ciuni :

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