Misiliscemi è ufficialmente un nuovo comune del Trapanese. L’Ars ha dato, infatti, il via libera per la costituzione dell’Ente in seguito al referendum popolare. “Arriva a compimento – afferma il deputato regionale di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi – un iter lunghissimo che ha avuto diversi passaggi e per diversi anni ha impegnato il comitato promotore del referendum. Speriamo che questa nascita possa determinare un notevole miglioramento della porzione territoriale da più anni, di fatto, abbandonata a se stessa. Auspichiamo che l’assessore al ramo adesso avvii immediatamente tutte le procedure per definire l’iter istitutivo di questo nuovo comune della provincia di Trapani. Dispiace che ci sia stato il tentativo finale attraverso il voto segreto di affossare un inter pluriennale che dà seguito a una chiara volontà popolare. Colpisce che tra i richiedenti del voto segreto ci siano tre esponenti del M5s che hanno fatto da stampella ai cinque richiedenti del Pd”.
Soddisfatto anche il presidente della Prima commissione, il forzista Stefano Pellegrino: “La nascita del Comune di Misiliscemi non avrebbe potuto essere ancora procrastinata dopo un progetto ed un iter amministrativo durato più di 15 anni. Era evidente infatti, che attraverso lo strumento referendario, gli abitanti delle frazioni di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande e Pietretagliate avessero rappresentato di sentirsi fuori dalle dinamiche di sviluppo del Comune di Trapani. E ciò, nonostante il territorio di Misiliscemi rappresenti uno dei centri più importanti della provincia trapanese per la particolare ubicazione tra le riserve delle saline di Trapani, Paceco e dello Stagnone. Certamente – continua Pellegrino – il progetto Misiliscemi è risultato assolutamente eco-sostenibile e, pertanto, potrà puntare alla creazione di un polo turistico-ricettivo attraverso la realizzazione di un parco agricolo insistente lungo il torrente Misiliscemi, che geograficamente lega tutte le contrade. La nuova entità comunale – conclude Pellegrino – migliorerà la qualità della vita dei misilesi, incidendo sul livello occupazionale e reddituale dei medesimi”.
In disaccordo i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Il gruppo in aula si è astenuto: “Come Movimento abbiamo sempre avuto un grande rispetto per il risultato referendario, ma non possiamo non sottolineare che l’istituzione del Comune di Misiliscemi resti una scelta anacronistica, in un mondo che va verso l’accorpamento ed efficientamento dei servizi, e che apre un percorso tutto in salita e pieno di grossi punti interrogativi per il nuovo ente”. Lo afferma la deputata del M5S all’Ars, Gianina Ciancio. “Nutriamo – dice la deputata – non poche perplessità sugli effetti che questa decisione potrebbe portare, in primis, per il comune di Trapani, a causa delle inevitabili refluenze sui tributi e sui servizi, e della perdita di territori importanti, come quello su cui insiste l’aeroporto. Comunque, vale la regola che chi non va a votare ha sempre torto, e Trapani, purtroppo, paga duramente il fatto che la stragrande maggioranza dei cittadini non sia andata a votare in occasione del referendum. Vedremo ora se il governo sarà capace di portare a compimento questo percorso o se la legge rimarrà sulla carta”.