Partirà il 6 maggio la nuova fase della campagna vaccinale in Sicilia annunciata, durante una conferenza stampa, dal presidente Nello Musumeci. Dalle ore 20 di giovedì sarà possibile, dunque, per tutti i soggetti compresi nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni, effettuare la prenotazione per la vaccinazione sulla piattaforma nazionale. Le somministrazioni, effettuate con il siero di AstraZeneca, cominceranno da giovedì 13 maggio e seguiranno l’ordine di prenotazione. Per quanto riguarda, invece, i soggetti con patologie pregresse nella fascia di età compresa tra i 50 e 59 anni – secondo quanto previsto dalle raccomandazioni del Piano nazionale – le vaccinazioni saranno effettuate, a partire dal 7 maggio, durante gli open day organizzati negli Hub e nei Punti vaccinali dell’Isola, con il siero di Pfizer-Biontech. Per tale categoria di soggetti non sarà necessaria la prenotazione.
Musumeci ha comunicato l’avvio delle vaccinazioni anche nelle isole minori, per tutta la popolazione di età superiore ai 18 anni. Si comincerà venerdì da Lampedusa, Linosa e Salina, cui seguiranno, a partire dal 10 maggio, le restanti isole, con ordine legato alla minore densità di popolazione. “Ho sentito il generale Figliuolo – dice il presidente della Regione – che mi ha assicurato il varo di un Piano, nelle prossime ore, proprio per le isole minori. Sono contento di questa convergente operatività e non è escluso che unità militari possano contribuire alle vaccinazioni nelle piccole comunità già in questo fine settimana”.
Il presidente della Regione, in mattinata, aveva comunicato l’esito della sua decisione, che originariamente sarebbe dovuta scattare già da domani: “Alle due precedenti lettere inviate ci è stato risposto che prima bisognava mettere in sicurezza gli ultra 80enni e i “fragili”: un principio nobile che condividiamo pienamente. Ma è chiaro che non abbiamo poteri sanzionatori o coercitivi per convincere i riottosi a vaccinarsi. Nessuno, pertanto, può accusarci di fughe in avanti. Per questo – ha proseguito il governatore – abbiamo deciso di aprire la prenotazione ai cittadini dai 50 anni in su, compresi i nati nel 1971”. Si vaccineranno con AstraZeneca. In Sicilia le scorte non utilizzate sono 250 mila, come riportato dal direttore facente funzioni del Dasoe, Mario La Rocca.
Musumeci ha affermato che “si è immunizzato oltre il 10% dei siciliani: significa che i cittadini appartenenti a questa categoria hanno ricevuto la prima e la seconda dose, compresi gli 860 cittadini che di dose ne hanno ricevuta solo una perché sottoposti a Johnson&Johnson. Dobbiamo andare avanti – ha proseguito il presidente della Regione – vaccinando quanta più gente possibile. Abbiamo aspettato abbastanza e nessuno può accusarci di non aver rivolto la prioritaria attenzione alle fasce più deboli e fragili. Aver registrato in Sicilia cinque decessi, che secondo i mass media potevano essere collegati alla somministrazione di AstraZeneca, ha determinato una psicosi comprensibile ma ingiustificata. Tutto questo ha rallentato non solo l’immunizzazione della fascia anagrafica interessata, ma ha anche avuto una ricaduta negativa sugli ultra ottantenni. E non ce lo possiamo permettere. Gli operatori sono pronti e le Asp già mobilitate: andiamo avanti”.
Lupo (Pd): Musumeci deve cambiare marcia
“Se davvero il presidente Musumeci vuole accelerare il ritmo della campagna vaccinale nell’Isola cambi marcia anche a proposito dell’organizzazione logistica chiedendo la disponibilità di tutti i medici specialisti convenzionati, dal dentista al cardiologo, e dei farmacisti, che hanno firmato l’accordo nazionale già il 29 marzo scorso, e non perda tempo soprattutto sulla creazione ed attivazione di nuovi hub vaccinali nei comuni che hanno offerto disponibilità di locali idonei, come ad esempio Termini Imerese. Solo così sarà possibile rendere capillare ed efficace la campagna vaccinale”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars