Lui ha solo detto una parola – anzi mezza parola: “mai dire mai” – e noi a chiederci: ma il compassato Musumeci finirà veramente tra le braccia del focoso e travolgente Matteo Salvini, leader della Lega e padre padrone del cosiddetto governo del cambiamento? Per carità, di questi tempi – tempi tristi e grevi – tutto è possibile, anche un matrimonio innaturale tra i moderati di Diventerà Bellissima e l’ala più estremista del Carroccio. Ma riesce difficile immaginare con quanta efficacia il sonnacchioso Governatore della Sicilia potrebbe contrastare, un domani, l’irruenza debordante del bullo Salvini: sarebbe sempre e comunque un perdente. A meno che lui, il mite Musumeci, non decida di farsi spalleggiare dal suo bullo di fiducia, quello che Berlusconi gli ha appioppato come sovrastante e vice presidente della Regione. Bullo contro bullo: sarebbe una partita divertentissima.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Musumeci, Salvini e il bullo di riserva
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