Una circolare del direttore della Protezione Civile, Salvo Cocina, ha corretto in alcuni punti l’ordinanza n.62 di Musumeci con cui il presidente della Regione, al fine di evitare assembramenti, aveva stabilito la chiusura di tutti i negozi, ad eccezione di farmacie, edicole e tabaccherie. L’esclusione del servizio dell’asporto aveva scatenato l’ira dei ristoratori. Ma adesso Cocina chiarisce che “premesso che il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020 consente anche la ristorazione (bar, pasticcerie, ristoranti e pizzerie) con asporto fino alle ore 22, si conferma che anche nelle giornate festive e domenicali è autorizzata la predetta attività con divieto di consumazione e di assembramento sul posto e nelle adiacenze”. Musumeci, nella sua ordinanza, aveva ammesso soltanto il domicilio. Nella nuova versione del provvedimento, inoltre, viene consentita la vendita di piante e fiori solo in prossimità dei cimiteri.
L’ordinanza di Musumeci: negozi chiusi la domenica
«Siamo in una fase di grande attenzione e ho ritenuto di accompagnare le decisioni nazionali e regionali con un’ordinanza che ha l’obiettivo di sostenere i primi segnali positivi, evitando nei giorni domenicali e festivi le occasioni di assembramento che abbiamo visto in tante immagini pubblicate dai mezzi di comunicazione. Chiediamo a tutti uno sforzo nelle prossime importanti giornate». Lo dichiara il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che giovedì sera ha adottato un’ordinanza destinata a limitare le occasioni di contagio nei giorni domenicali e festivi. Prevista la chiusura delle attività commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole e del domicilio per i prodotti alimentari, dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.
«Lo dobbiamo – prosegue il governatore – agli operatori della sanità che stanno dimostrando una capacità di intervento senza precedenti, ma lo dobbiamo anche a tutti gli operatori economici che stanno affrontando un momento difficile e, in definitiva, lo dobbiamo a noi stessi, perché bisogna ritornare a una vita il più possibile normale nei tempi che la pandemia impone». «Ho sentito il ministro Speranza – riprende Musumeci – che mi ha anticipato la decisione di rinnovare la propria ordinanza per tutte le zone arancioni in Italia, fissando per la prossima settimana un primo confronto tecnico per una nuova valutazione del rischio-Regione. Nel corso della telefonata avuta con l’assessore regionale per la Salute, il ministro ha avuto modo di evidenziare il miglioramento del quadro regionale, anche alla luce di misure di contenimento che erano state già adottate».
Ora Sicilia: decisione scellerata e miope
Tra le prime reazioni alla decisione di Musumeci, si segnalava quella di Totò Lentini: «L’ultima ordinanza emanata dal Presidente della Regione manifesta evidenti tratti di illogicità che rischiano di devastare alcuni comparti già messi in ginocchio dalla pandemia». Lo dichiara il deputato regionale di Ora Sicilia, Totò Lentini, che esplicita la sua posizione di contrarietà rispetto al divieto di vendita per asporto di prodotti di bar e pasticcerie: «Al Presidente Musumeci chiedo chi gli abbia suggerito la chiusura di bar e pasticcerie la domenica e nei festivi, momenti fondamentali in cui queste attività concentrano buona parte del proprio processo di produzione e di vendita. L’ordinanza in questione non tiene minimamente in considerazione che per queste attività economiche la domenica è un momento fondamentale, se non proprio vitale. Ritengo miope una “strategia” che non parta da una sostanziale presa di coscienza di quelli che sono gli aspetti peculiari e le tendenze di consumo della nostra economia. Penso che tenere aperte tabaccherie ed edicole e chiudere o vietare la vendita per asporto, la domenica, a bar e pasticcerie sia una soluzione scellerata e priva di qualsiasi logica».
Il Pd: ennesima schizofrenia normativa
Duro anche il Pd, con i deputati Lupo e Cracolici: “Siamo di fronte all’ennesima ‘schizofrenia normativa’ di Musumeci, che ormai è ‘un presidente nel pallone’: dice una cosa e poi fa l’esatto contrario. Fino a domenica scorsa il governo regionale aveva ‘aperto tutto’. Adesso Musumeci firma un’ordinanza che ‘chiude tutto’ nei giorni festivi e domenicali, anche i supermercati, e vieta alle attività di ristorazione la vendita diretta di cibi da asporto: è permessa solo la ‘consegna di prodotti alimentari a domicilio’, che per le attività commerciali significa minori incassi e maggiori spese”. “Presidente Musumeci – aggiungono i parlamentari dem – per una volta segua il nostro consiglio: si limiti ad applicare in Sicilia le disposizioni del DPCM nazionale perché ogni volta che lei modifica qualcosa, sono i siciliani a piangerne le conseguenze”.
Speranza conferma: la Sicilia resta zona arancione
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza, in vigore da oggi, con cui si rinnovano le misure relative alle Regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta. La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020. Le misure restrittive “sono l’unico vero strumento che ora abbiamo per abbassare il contagio e metterlo sotto controllo. E’ evidente che provocano sacrifici sul piano economico e culturale, ma come mostrano i numeri preliminari degli ultimi giorni nel nostro Paese, dimostrano di funzionare. Abbiamo, nell’ultima settimana, un livello di Rt, o indice di diffusione del contagio, sceso rispetto a settimana precedente e oggi verranno presentati nuovi dati”.
I numeri di giovedì in Sicilia e in Italia
Sono 1.634 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 10.020 tamponi effettuati. Sono 43 i decessi, che portano il totale a 1.098. Con i nuovi casi salgono a 34.756 gli attuali positivi con un incremento di 1.175. Di questi 1.779 sono i ricoverati, 7 in più rispetto a ieri: 1.537 in regime ordinario e 242 con due rispetto a ieri. In isolamento domiciliare sono 32.977. I guariti sono 416. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 574, Catania 404, Messina 186, Ragusa 109, Trapani 89, Siracusa 25, Agrigento 82, Caltanissetta 63, Enna 102.
Sono 37.242 i casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24 ore, circa mille più di ieri. L’incremento delle vittime è invece di 699 in un giorno, in aumento rispetto a ieri. Dopo giorni di calo, torna a salire l’incidenza dei positivi rispetto al numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore: è del 15,6% mentre ieri il dato era del 14,4%. I tamponi effettuati nell’ultimo giorno sono stati 238.077 circa 12mila in meno rispetto a ieri. Rallenta ancora l’incremento dei pazienti in terapia intensiva: nelle ultime 24 ore sono 36 in più rispetto a ieri, per un totale di 3.748.