L’opera di persuasione per scongiurare un allargamento del conflitto al Medio Oriente da parte del presidente degli Usa, Joe Biden, sta avvenendo in più modi. Tre, per la precisione. Con i muscoli, quelli che gli Stati Uniti hanno mostrato all’Iran e ad Hezbollah aumentando le difese aeree nella regione e allertando le truppe americane per un possibile impiego, e con le minacce, fortunatamente solo verbali, con cui diffida Teheran da un intervento diretto nel conflitto. Secondo: con i paletti messi a Israele, la cui reazione verrà spalleggiata ma purché rimanga nei limiti del diritto bellico e nel rispetto della popolazione civile palestinese. Terzo: con la diplomazia umanitaria, lasciando entrare pochi ma significativi aiuti dentro la Striscia di Gaza e trattando il rilascio degli ostaggi con Hamas. Questa è la sintesi di una giornata che ha visto un iperattivismo – nei fatti e nelle parole – da parte degli americani. Continua su Huffington Post
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Muscoli, paletti e aiuti. Biden fa di tutto per fermare l’escalation
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