Il sindaco di Modica Ignazio Abbate dapprima ha invitato i suoi concittadini a farsi avanti, anche “al rischio di farsi mettere alla porta dalle mogli”. Ora, per far scendere a più miti consigli i concittadini, propone una soluzione diversa: “Chiedo a chi ha avuto contatti di fare l’esame sierologico — ha detto al Corriere della Sera —. Comprendo che è meno invasivo e complicato del tampone. E poi lo capisco… che gli dici alla moglie? Troviamo una via di mezzo: ecco, fatevi l’esame sierologico”. Il caso riguarda la città di Modica, 54 mila abitanti. Una prostituta peruviana che aveva esercitato in un palazzo del centro nelle ultime settimane, qualche giorno fa è risultata al Covid in Umbria. Nella Contea si cerca – ma non è facile – di risalire a tutti i contatti. Chiedere di effettuare il tampone, al netto di ineguagliabili capacità di recitazione, corrisponde a una confessione alla propria moglie. Qualcuno è pronto a rischiare? Intanto il manager dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, garantisce il pieno rispetto della privacy: “Per prima cosa devo dire che io non so che cosa faccia questa signora, non so se è una escort o no. Il tampone? L’esame avviene nella piena privacy. Se un signore ci dice chi ha incontrato non è che lo andiamo a dire alla moglie”.
Enrico Ciuni
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Covid e imbarazzo: Modica irrequieta
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