Chi è il Gran Truffaldo che ha rifilato all’Irfis – la banca della Regione – una carta falsa dal valore di oltre un milione e mezzo di euro? Si sono mobilitate procure e Corte dei Conti; indagano carabinieri, finanzieri, squadre di appuntati e brigadieri, ma dell’uomo mascherato non è stato tracciato ancora nemmeno un identikit. Altrettanto ruvida e pesante la cappa di mistero che protegge il deputato a servizio della cosca mafiosa di Terrasini. Si sa solo che non è Alessandro Aricò: “Ovviamente non sono io. E adesso spero che quel nome salti fuori”, ha tagliato corto l’assessore regionale di Fratelli d’Italia. Investigatori, corpi speciali e le forze – sempre vigili, va da sé – dell’antimafia brancolano nel buio. Forse bisognerebbe richiamare in servizio i gloriosi pataccari del cosiddetto giornalismo d’inchiesta. Quelli sì che saprebbero come farci divertire.
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