“Abbiamo parlato con una decina di professionisti adatti ad indossare il nostro abito. Non c’è una sola nomination, un candidato perfetto. La verità? Palermo spaventa”. Parole e musica di Rinaldo Sagramola, amministratore delegato del club di Viale del Fante, che a un paio di settimane dalla ripresa della preparazione atletica (a Petralia Soprana, as usual) non sa ancora a chi affidare le chiavi del comando.
Il Palermo, dopo il divorzio da Rosario Pergolizzi, è senza un allenatore. Sembra che la società rosanero stia puntando Vincenzo Vivarini, attuale tecnico del Bari, che nei prossimi giorni avrà un incontro decisivo con la società pugliese per decidere il da farsi (la mancata promozione in B potrebbe incidere). Le altre ipotesi – compreso Liverani, fresco di retrocessione in B col Lecce – sono tutte più sfumate. Mentre la suggestione di vedere in panchina, al ‘Renzo Barbera’, Daniele De Rossi, è stata vorticosamente negata da Sagramola in una intervista al Corriere dello Sport: “Ormai non smentisco più niente, ma quella di De Rossi è clamorosa, una sciocchezza senza precedenti”. L’ex centrocampista della Roma, che ha chiuso con il calcio giocato dopo qualche mese trascorso in Argentina, al Boca Jrs, non è ancora in possesso del patentino.
Ma il Palermo deve fare in fretta anche con la rosa. Fin qui le uniche certezze sono datate e riguardano le conferma di qualcuno dei calciatori della scorsa stagione. E’ ancora viva la trattativa con il Lecce per trattenere Felici, vera rivelazione in D. La società, dopo aver ricevuto l’affidamento dello stadio, dovrà chiudere l’iscrizione al campionato di Serie C mercoledì 5. Ma ora deve muoversi per portare avanti le altre questioni: in primis la scelta del tecnico, da cui dipende l’assetto tecnico. A proposito, perché Palermo spaventa? “Chi viene sa che, al di là dell’impegno generale, se vincerà il campionato, avrà ottenuto un risultato scontato – spiega Sagramola -. In caso contrario, rischia di essere considerato un somaro. Spesso si giudica con superficialità e non si tiene conto di tanti altri fattori”. Ma questo è: prendere o lasciare?