Voci critiche nelle opposizioni a Palermo. Dopo il nubifragio di ieri che ha messo in ginocchio la quinta città e il tentativo del sindaco Leoluca Orlando di trovare delle attenuanti (generiche), si registra l’intervento di Andrea Mineo, consigliere comunale di Forza Italia: “Oggi il sindaco e la sua maggioranza raggiungono un altro risultato: far diventare Palermo la capitale mondiale dell’inefficienza. La favolosa narrazione del “va tutto bene, siamo una capitale” cozza con una realtà tragica, in cui ogni comparto dell’amministrazione è carente, inconcludente e crea disagio a cittadini e imprese. I giovani scappano, e noi non possiamo più permetterlo”.
Mineo, che è anche coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia, stila un elenco degli insuccessi del sindaco: “Dopo il Covid – chiarisce – ci sono state altre emergenze su cui il Consiglio comunale ha messo una pezza, ma adesso è il momento di dire basta”. E attacca: “Gli uffici delle attività produttive sono afflitti dal caos e non rilasciano alcuna autorizzazione per il suolo pubblico, in barba a una norma nazionale che invece garantisce l’automatismo delle procedure; i mercati generali sono in stato d’abbandono e sembra non li si voglia far lavorare; la viabilità è impazzita e le strade non sono per nulla manutenute; la gestione del cimitero dei Rotoli è scandalosa e ci ha fatto guadagnare le prime pagine dei giornali nazionali; le società partecipate sono in grande difficoltà e soltanto grazie al Consiglio comunale e all’impegno di Forza Italia all’Ars, si è fatto in modo che venissero finanziate”. Mineo cita la Rap, società incaricata per raccolta dei rifiuti, che “è in condizioni critiche e non svolge a pieno il servizio” e “l’Amat che viaggia con i conti in rosso e un tram sempre più vuoto che si dovrebbe finanziare con una Ztl inesistente e inefficace”
“In tutto questo – conclude il consigliere di FI – Orlando è stato decretato come il sindaco meno amato d’Italia. Fin qui ha strombazzato risultati mai conseguiti. La verità è che questa amministrazione non conosce le parole ‘normalità’ e ‘programmazione’. Non esiste un solo progetto, ma le emergenze sono rimaste tutte. I partiti che sostengono il sindaco hanno contribuito a questo sfacelo. Per questo è giunto il momento della resa conti: Orlando deve andare a casa”. L’opposizione, a tal proposito, ha intenzione di presentare una mozione di sfiducia.