Nino Minardo è un uomo politico perbene, un deputato serio, orgoglioso del proprio ruolo di presidente della Commissione Difesa e altrettanto rispettoso dei propri elettori; che, per fortuna sua, sono tantissimi. Riesce perciò difficile capire per quale motivo abbia deciso di abbandonare il gruppo parlamentare della Lega e di fare comunella con l’Udc di Lorenzo Cesa, un partito che conta alcuni reduci della vecchia DC e che ad ogni elezione cerca di rientrare in gioco promettendo al maggiore offerente pacchetti di voti che non ha. E’ molto probabile che sia stato Matteo Salvini, abbagliato dalla fresca alleanza con Cesa, ad avere chiesto a Minardo il sacrificio di iscriversi al gruppo misto. Ma ne valeva la pena? Sono anni ormai che l’Udc si muove nel sottobosco della politica. Non attrae più un elettore, cerca solo di raccattare una o due poltrone. Anche usate.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Minardo si sacrifica per la gloria di Cesa
lorenzo cesanino minardo
-
Articoli Correlati
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…
-
Trottolino Schifani
alla fiera di BettaTrottolino Schifani, che già ha fatto la sua bella giravolta sull’autonomia differenziata, ha voluto esibirsi…