Un gruppo di migranti si è gettato dal barcone in mare alla vista della costa, nell’isola di Levanzo. Capitaneria di porto, Guardia di finanza e carabinieri hanno recuperato il cadavere di una persona e salvato altre 22 persone. La testimonianza, univoca, raccolta da mediatori culturali dai migranti che si sono gettati in mare dal barcone è che non ci sarebbero dispersi, contrariamente a quanto si temeva all’inizio.
Secondo la prima ricostruzione 16 migranti sono arrivati a terra e altri sei, compresa la vittima, recuperate in mare. Le ricerche in mare sono scattate dopo che un tunisino ha chiamato il Centro Operativo Nazionale della Guardia Costiera dicendo di trovarsi in mare nei pressi di una scogliera vicino Trapani insieme ad altri connazionali. Durante la telefonata i militari sono riusciti ad ottenere dal chiamante, attraverso le procedure di geolocalizzazione, una posizione geografica attendibile su cui far confluire i soccorsi. Localizzati all’isola di Levanzo, sono stati inviati sul posto due elicotteri, uno della Guardia Costiera e uno dell’Aeronautica Militare e due motovedette della Guardia Costiera. Queste ultime hanno individuato i naufraghi e recuperato cinque persone dall’acqua ed un uomo privo di vita. Ulteriori ricerche in zona da parte dei carabinieri hanno permesso di individuare a terra tutte le altre 17 persone che facevano parte del gruppo arrivato a Levanzo.