La tragedia di Siculiana, dove un migrante, fuggito da un centro d’accoglienza, è morto investito da un’auto, ha riaperto la polemica con il governo nazionale. Sul banco degli imputati è finita il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che qualche giorno fa, nel vertice romano con Musumeci e Conte, ha quasi ignorato il presidente della Regione dopo le recenti polemiche. Ieri pomeriggio, nell’hotspot del comune agrigentino, è andata in scena una protesta da parte di una ventina migranti, alcuni dei quali sono saliti sul tetto della struttura. Un eritreo di vent’anni è fuggita, ma un’auto l’ha travolto mentre percorreva a piedi la Statale 115. Anche tre poliziotti che si erano messi sulle sue tracce sono rimasti feriti.
“Il ministero dell’Interno è impegnato quotidianamente per gestire in sicurezza una rete molto complessa di centri di accoglienza. Simili tragedie come quella della morte del migrante investito da un’auto, non devono più ripetersi”. Così la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, sulla vicenda di Siculiana (Agrigento). “Esprimo la mia vicinanza e formulo gli auguri di pronta guarigione ai tre poliziotti rimasti feriti durante il tentativo di fuga dal centro di accoglienza di Siculiana”, ha aggiunto.
“E’ già stato disposto un significativo alleggerimento delle presenze nel centro di Siculiana che, negli anni precedenti, ha raggiunto anche punte di 400 migranti ospitati contemporaneamente”, ha proseguito la ministra. “Sono attualmente 65 per turno, gli operatori di polizia e militari impegnati nell’attività di vigilanza del centro”, ha aggiunto. Alla data di ieri, spiega il ministero, sono presenti nel centro di accoglienza di Siculiana 237 migranti, tra i quali in misura prevalente tunisini (55), marocchini (24) e bengalesi (44). Tutti i presenti sono stati sottoposti a tampone lo scorso 31 agosto: 16 sono risultati positivi e 19 esami rinofaringei hanno avuto un esito incerto. Per questi ultimi migranti è stato ripetuto il tampone, il cui esito si conoscerà nella giornata di oggi, e sono stati posti in isolamento.