A parlare, con una nota stampa, è il candidato sindaco Franco Miceli, che non usa mezzi termini, bolla come “indegno” l’attacco del centrodestra, “un comportamento – dice – proprio di chi, con la coscienza sporca e disperato per il crollo di consenso, cerca di confondere gli elettori, che fessi non sono”. Nicola Piranio, spiega, è “militare dalla carriera limpida costellata da encomi, ha rinnegato suo padre, scelta per la quale ci vuole anche un certo coraggio e che merita la stima di tutti noi, come altri hanno dovuto fare nella storia della nostra Sicilia”, scrive Miceli. Che a Lagalla risponde: “Il nostro è un comportamento ben diverso da chi apre le porte ai condannati come Dell’Utri e Cuffaro, o da chi mercanteggia voti con i boss di Cosa Nostra. La candidatura di chi, in Forza Italia e in appoggio di Lagalla, oggi cerca i voti di Cosa nostra mettendosi a disposizione dei boss è cosa ben diversa. La verità è che la destra pur di tentare di raccattare voti non guarda in faccia nessuno e che della lotta alla mafia non gli importa assolutamente nulla”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Miceli duro: “La destra mercanteggia voti”
antonio tajanifranco micelinicola piranioroberto lagalla
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