Un nuovo strappo si consuma nel centrodestra. Stavolta Musumeci non c’entra, ma c’entra un suo assessore: Roberto Lagalla. Incoronato da Gianfranco Micciché come possibile sindaco di Palermo, con il sostegno – quindi – di Forza Italia, la sua candidatura ha fatto scattare l’allerta. I partiti, in assenza di un tavolo di coalizione (convocato un paio di volte a ridosso delle feste di Natale, e poi basta), sono disposti ad andare in solitaria. Lagalla sarebbe persino disposto a sciogliere la riserva, dopo il suo approdo all’Udc mesi fa. Ma una fuga in avanti, adesso, significherebbe spaccare tutto definitivamente. A spingere il collega di giunta e compagno di partito, con un’intervista a Repubblica, è Mimmo Turano: “Per l’Udc Roberto Lagalla è il miglior candidato possibile e sono contento che anche Micciché, e non solo lui, la pensi così – ha detto Turano – Giochiamo a carte scoperte. Siamo fermamente convinti che Lagalla sia la persona giusta per risollevare Palermo. Nel mio quotidiano lavoro giro per le imprese, le realtà commerciali e i quartieri di Palermo registrando un diffuso apprezzamento verso questa candidatura”.
Paolo Mandarà
in Il sabato del villaggio
Miccichè incorona Lagalla: coalizione a pezzi
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