Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, ha deliberato per diciotto mesi lo scioglimento del Consiglio comunale di Mezzojuso, e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una Commissione di gestione straordinaria. Decadono anche il sindaco e la sua giunta. Il comune è salito alla ribalta nazionale nel 2017 per la vicenda delle sorelle Irene, Ina e Anna Napoli che hanno denunciato più volte danneggiamenti e intimidazioni di stampo mafioso. Minacce raccontate con dovizia di particolari da “Non è l’Arena”, la trasmissione condotta da Massimo Giletti su La 7. “Ho appreso, dagli organi di stampa, della decisione del Consiglio dei Ministri di scioglimento del comune di Mezzojuso per il concreto rischio di infiltrazioni mafiose – ha detto il sindaco Giardina -. Mi riservo di conoscere i contenuti della relazione e le motivazioni che hanno portato a una tale decisione e valutare successivamente il da farsi. Voglio rassicurare i cittadini di Mezzojuso perché restino fiduciosi nelle Istituzioni, sicuro che il nostro ordinamento legislativo garantisce strumenti e rimedi adeguati a far valere le nostre ragioni nelle sedi opportune”. Anche Irene Napoli, una delle tre sorelle che non ha mai ceduto alle intimidazioni della mafia dei pascoli, ha commentato la decisione del governo: “Siamo soddisfatte della decisione del Consiglio dei ministri che costituisce un ulteriore riscontro su quanto noi abbiamo già denunciato e quanto noi abbiamo subito e che continuiamo ancora a subire”.