Mentre a Barcellona i locals non ne possono più e scendono in piena Rambla a sparare getti d’acqua contro gli ignari stranieri in visita nella capitale catalana e a Santorini, iconica isola greca dell’Egeo, 15.000 residenti per 11.000 turisti al giorno in alta stagione, il sindaco chiude i residenti ‘ai domiciliari’, l’Italia, la cui crescita dipende sempre più dalle decine di milioni di visitatori che la visitano ogni anno, il turismo lo tassa. E anche salatamente. O almeno questa è l’intenzione del governo Meloni che, in una bozza di decreto, visionata da HuffPost, pronta ad andare in Consiglio dei ministri, procede con due tratti di penna ad aumentare e a estendere su tutto il territorio l’imposta di soggiorno già esistente nei nostri capoluoghi di regione. La logica è quella degli scaglioni: più costa il pernottamento e più devi pagare di tasse. Si arriva, a notte, fino a 25 euro da versare al fisco per le destinazioni extra-lusso. Una mossa che, manco a dirlo, fa infuriare Confindustria e Federalberghi. Per non parlare del povero turista, italiano o straniero che sia. Continua su Huffington Post
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Meloni vuole aumentare la tassa di soggiorno. Albergatori in rivolta
giorgia meloni
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