La serenità che non ti dà il governo, impantanato nei dossier chiave del suo mandato, te la dà l’opposizione. Non sarà mancato un sorriso compiaciuto a Giorgia Meloni nello sfogliare la rassegna stampa, con resoconti aggiornati e dettagliati sulla battaglia in corso nel campo avversario. La migliore assicurazione che il suo esordio da presidente del Consiglio alla Festa del 2 giugno – il brindisi “alla Repubblica” della vigilia con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, al Quirinale e le celebrazioni con la parata ai Fori Imperiali – non resterà un unicum.
“Un’opposizione da sogno”, avrà pensato nel leggere Matteo Renzi che dalle colonne del Giornale randella Elly Schlein che “perderebbe anche le condominiali”. Oppure Paola De Micheli sul Foglio e Graziano Delrio sul Corriere della Sera che smontano contenuti e metodo della segretaria del Partito democratico, con il secondo che tenta la proposta di un “cantiere aperto” del campo largo fra Elly Schlein, Giuseppe Conte e Carlo Calenda. Smontata nel giro di un amen da Calenda, che ai microfoni di Mattino 5, respinge Conte (“con lui non condivido nulla”) e irride Schlein (“dice tante cose belle, ma…”). Per non parlare dei litigi interni al Pd e nel teorico campo largo in materia di armi all’Ucraina. Continua sull’Huffington Post