Alle 16.40, con accademico ritardo, i componenti del Consiglio superiore della magistratura fanno il loro lento ingresso nell’auletta del Palazzo dei Marescialli, in piazza Indipendenza, a un passo dalla stazione Termini. Si avverte una certa aria conviviale, quasi leggera, confluente nello spirito, molto romana verrebbe da dire, e che tuttavia un po’ stona con la serietà degli eventi che nel frattempo investono alle radici la credibilità della magistratura intera e del suo organo di autogoverno. Il dottor Giovanni Zaccaro, abito… L’articolo completo su ilfoglio.it
Salvatore Merlo per Il Foglio
in Buttanissima Italia
I magistrati al gran ballo dell’ipocrisia
-
Articoli Correlati
-
Un triangolo di amori e veleni
Dallo scontro tra Renzi e Giorgia nasce il caso Arianna. L’appoggio a La Russa, poi…
-
Miti, mostri e fantasmi dell’antimafia
Pentiti, pataccari, tavoli ovali: gli strumenti di scena per tenere in vita un’emergenza che non…
-
Evviva i Fratelli e le sorelle d’Italia
La sorella della premier diventa la numero due di FdI: si occuperà di tesseramento e…