Dovendo trattare una questione di giustizia è bene fare subito professione di fede e dire, senza se e senza ma, che i giudici fanno tutto in nome della legge. Tuttavia un dubbio nasce spontaneo. La procura della Corte dei Conti si è accorta dopo dieci anni che la nomina di Patrizia Monterosso a segretario generale della Regione non andava fatta e chiede ai politici responsabili un risarcimento di quasi 900 mila euro. Ma non potevano i togati sollevare immediatamente il problema? Non potevano invitare Raffaele Lombardo e poi Rosario Crocetta a cambiare cavallo ed evitare così che l’illecito si prolungasse per due legislature? Certo, sarebbe stata un’operazione semplice, un gesto di buon senso; ma la prevenzione, si sa, non è di questo mondo. La legge, la dura legge, racchiude in sé una sorta di bullismo: prova più soddisfazione nel punire che non nel prevenire.