La pace è l’assillo di Sergio Mattarella, con una guerra nel cuore dell’Europa e una nel vicino Medio Oriente che generano un “odio destinato a durare oltre la fine del conflitto”. Che non vuol dire generica deposizione delle armi, “neutralità” o “indifferenza”, rimuovendo ragioni, torti e anche reazioni sproporzionate rese plastiche dai profughi di Gaza. La pace chiama in causa il “realismo”, le responsabilità degli Stati, la loro capacità di respingere la logica di “competizione permanente” e di costruire una “società fondata sul rispetto delle persone” e sul rifiuto della “violenza” nel “sentimento delle nuove generazioni, nei gesti della vita di ogni giorno, nel linguaggio che si adopera”. Continua su Huffington Post
Alessandro De Angelis per HuffPost
in Buttanissimi Extra
Sergio Mattarella: un inno laico contro la guerra e la violenza
sergio mattarella
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