Ci mancavano solo gli insulti sessisti. Dopo quelli ai bambini autistici, alla stampa “puttana”, ai politici “corrotti”. Stavolta, in effetti, il popolo webete – per usare il neologismo coniato da Enrico Mentana – dei 5 Stelle supera i dirigenti di una classe politica che non ha smesso di produrre bile nemmeno dopo aver vinto le elezioni e aver scalato il governo. Sul blog del Movimento sono apparsi una sequela di insulti rivolti a Matilde Siracusano, eletta lo scorso 4 marzo alla Camera con i vessilli di Forza Italia, solo perché, questa giovane ragazza 33enne, si era permessa di difendere l’operato di Silvio Berlusconi e di criticare le riforme grilline. Nessuno li ha rimossi.
La stessa Siracusano, con un post su Facebook, ha mostrato il “garbo” dei sostenitori a 5 Stelle. Ma la cosa peggiore è che nessuno del blog sia intervenuto a censurare. Così la questione si è spostata dritta in aula a Montecitorio, dove a prendere le difese della Siracusano è stato in primis il collega Sisto: “Un parlamentare ha il pieno diritto di esprimere le proprie opinioni senza per questo incorrere addirittura in minacce di morte e in insulti sessisti mossi, a raffica, su uno strumento come il blog grillino che qualcuno vuole ancora definire di democrazia. Chiedo alle colleghe 5 Stelle di leggere ciò che è stato scritto e di dirci se è legittimo che sieda in questa Aula chi, non provvedendo alla cancellazione di quelle espressioni, ne è corresponsabile”. Durissimo il commento di Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi parlamentari di Camera e Senato del partito azzurro: “Ancora una volta i 5Stelle hanno rivelato oggi alla Camera la loro natura intrinsecamente e vergognosamente antidemocratica”. E persino Roberto Fico, il presidente della Camera, grillino della prima ora, non poteva lasciar cadere la cosa: “Bisogna combattere la visione di una società maschilista, un atteggiamento generale sessista che si manifesta in molteplici settori del nostro Paese. Ogni forza politica deve farsi carico con fermezza e senza tentennamenti di contrastare questo orribile atteggiamento culturale”.
La Siracusano, classe ’85, è stata eletta al plurinominale a Messina, la sua città natale. Prima di dedicarsi alla politica, si è laureata in Scienze Politiche e ha partecipato all’edizione 2005 di Miss Italia. E’ sposata con Salvatore Zanna, ufficiale dell’Aeronautica italiana. Durante l’ultima campagna elettorale aveva promesso un forte impegno per le forze dell’ordine. La sua unica colpa, per i grillini, è aver difeso Berlusconi. Anche tacere – evitando di censurare – è l’ennesimo sacrilegio democratico.