Forse la differenza è tutta lì: Mario Monti nel 2011 e nel 2012 dovette tagliare, recuperare quattrini, eravamo reietti in un’Europa che meditava di chiedere il Partenone in pegno alla Grecia prefallimentare, piantonati dal sorriso stronzetto rivolto da Angela Merkel e Nicolas Sarkozy a Silvio Berlusconi, e Monti sembrò subito l’alto contabile alle dipendenze della spietatissima coppia, incaricato di mettere in riga un paese di allegri e permalosi dissipatori. La diagnosi non era tanto campata in aria, ma la terapia era terra terra. Mario Draghi, all’opposto, i soldi li riceve ed è semmai il guardiano della spesa, non del risparmio. Continua sull’Huffington Post
Mattia Feltri per l'Huffington Post
in Buttanissimi Extra
Mario Draghi può riuscire dove Mario Monti si arenò
mario draghimario monti
-
Articoli Correlati
-
Grillicidio e resuscitati. Nel nuovo M5S rispuntano i vecchi
Adesso che uno non vale più uno, è già guerra a chi si accaparra il…
-
Non solo Open Arms, su Salvini
anche le critiche dei colonnelliIl cronista registra una ariaccia vera nella Lega. Succede sempre così: le botte elettorali scoperchiano…
-
Elly in corsia. Tour degli ospedali sognando Palazzo Chigi
Riparte da una corsia di ospedale sperando poi di correre veloce su quella di sorpasso…