Siracusa, caso Maniace. L’assessore Tusa rimosse (pardon, avvicendò) la Soprintendente Panvini e scripsit:
“Si tratta di un normale avvicendamento dei posti apicali delle strutture dell’Assessorato dei Beni culturali… (excusatio non petita/1) Il Soprintendente Panvini andrà a ricoprire un altro incarico presso altra sede… (accusatio manifesta/1) … E’ una decisione collegiale d’intesa con il Dirigente Generale Sergio Alessandro, che viene concordata con gli interessati (excusatio non petita/2)… inoltre la Soprintendente Panvini che attualmente ha un problema di salute (excusatio non petita/3 )… ha reso necessaria la nomina di un Dirigente ad interim (accusatio manifesta/2)…In questo senso è stato individuato l’attuale Soprintendente di Ragusa Calogero Rizzuto, funzionario di esperienza che ha già in passato ricoperto cariche di rilievo (Excusatio non petita/4)… Entro il mese di Agosto a Siracusa verrà nominato il nuovo Soprintendente dei Beni culturali (accusatio manifesta/3)”.
E insomma, quando si dice le coincidenze. Nel bel mezzo della bufera sulla concessione a privati della piazza d’armi del Castello Maniace di Siracusa con il benestare della Soprintendente Panvini, con inchieste della magistratura in campo, ispettori e feldmarescialli regionali che ispezionano, carabinieri che multano le imprese perché fanno lavorare operai in nero, mentre al Maniace si canta e balla e si inaugura il corpo del (forse) peccato, che fa l’assessore ai Beni culturali della regione? Rimuove la soprintendente di Siracusa.
Sarà tutto vero, sarà che quelle che sembrano scuse sono serie motivazioni ma se la Panvini aveva bisogno di un mese di malattia o di ferie extra ad agosto c’era bisogno di renderlo noto? Adesso? I tempi e le liturgie della burocrazia regionale sono imperscutabili. E forse la moglie di Cesare non è stata trasferita per le polemiche sulla piazza d’armi. Però sembra sia stata rimossa proprio per quello.