E’ stato trovato il cadavere dell’uomo, di 67 anni, disperso ieri sera con la moglie a Scordia, centro della Piana di Catania colpito da un nubifragio. Era in un agrumeto distante dal luogo nel quale i due erano stati visti l’ultima volta, in contrada Ogliastra. Lo rendono noto i vigili del fuoco di Catania. A fare scattare l’allarme è stato un uomo rimasto bloccato nella sua auto per la presenza di un fiume di acqua e fango. Ai pompieri che lo hanno soccorso aveva detto di avere visto una coppia su una Ford Fiesta che, scesa dall’auto, sarebbe stata travolta dalla furia dell’acqua. Un’altra coppia di Scordia, rimasta intrappolata lungo la provinciale 16, è stata ritrovata e condotta in ospedale. Pogliese, a Catania, conferma la chiusura delle scuole anche per domani: “Il perdurare delle cattive condizioni metereologiche e l’estensione dell’allerta rossa alla giornata di domani, martedì 26 ottobre, mi inducono a reiterare l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel territorio comunale”. Medesimo provvedimento adottato a Messina, Ragusa e Siracusa.
Qualcosa comincia muoversi sul fronte della politica. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, riunirà “il governo per deliberare lo stato di emergenza e chiedere a Roma la dichiarazione dello stato di calamità. Sono in costante contatto, da ieri sera, con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, che sin da subito, con i suoi uomini, con i volontari, col Genio civile e col Corpo forestale, ha effettuato numerosi sopralluoghi per il più celere ripristino della normalità nei centri maggiormente colpiti. Si sta procedendo ad una prima ricognizione dei danni”, ha spiegato il governatore. Il quale, in giornata, aveva espresso il proprio cordoglio al sindaco di Scordia, Franco Barchitta: “Provo dolore e rabbia per quanto è accaduto, oltre a profonda preoccupazione per il persistere dell’ondata di eccezionale maltempo che interessa in queste ore, in particolare, la Sicilia orientale. Fiumi di fango, precipitazioni pari a quelle che si registrano in sei mesi, crolli ed esondazioni, sono effetti dei cambiamenti climatici che, in un contesto di dissesto idrogeologico del territorio che contrastiamo dal nostro insediamento, arrivano a provocare morte e danni enormi”.
Ieri a tarda sera, durante un fortissimo temporale, il nucleo Saf (speleo alpino fluviale) dei vigili del fuoco di Trapani e la squadra di Alcamo hanno salvato 4 uomini rimasti improvvisamente intrappolati dal rigonfiamento del fiume caldo che attraversa le Terme Segestane sul versante del Comune di Castellammare del Golfo (Trapani). Dopo 2 ore – i soccorritori hanno lavorato in condizioni proibitive – i malcapitati, 2 uomini di nazionalità tedesca, uno ecuadoregno e il quarto italiano, sono stati tratti in salvo.