Come in un déjà vu, anche dieta, massaggi e un po’ di sport fanno parte del racconto. È sempre stato così: i chili che scendono scandiscono i tempi delle ridiscese in campo. Accadeva con le corse nel parco della Certosa o nel resort di Briatore. E anche stavolta la cura detox a Merano, prevista per fine anno, rivela l’intenzione e la percezione del Cavaliere, che al Colle ci crede davvero. Vuoi perché, per indole, più gli dicono che è impossibile più si incaponisce, come è sempre stato sin dalla prima discesa in campo, vuoi per quel compiacimento narcisistico per cui il fatto che se ne parli suona già come riabilitazione, vuoi perché è ripartita la gara, tra gli adulanti, a chi gli dice meglio che è il “più figo del bigoncio” per rientrare a corte dalla porta principale, insomma, per tutta una serie di motivi, non c’è commensale, collaboratore, dipendente che, negli ultimi tempi, non abbia ascoltato parole di ottimismo sull’eventualità. O meglio, siccome l’uomo è umorale, diciamo che i momenti di euforia sono superiori a quelli di noia, il sentimento prevalente nelle ultime stagioni. Continua sull’Huffington Post