Non è un momento facile per Matteo Salvini. E non c’entra nulla l’intemerata contro Musumeci, che ha scatenato la reazione del presidente della Regione. Tanto meno il processo Open Arms, che prenderà il via a Palermo il prossimo 23 ottobre. Le difficoltà del Capitano sono tutte concentrate nella Capitale. Riguardano l’inchiesta che ha colpito il suo ex social media manager, creatore della Bestia, Luca Morisi (accusato di aver ceduto droga). Ma soprattutto le divergenze con Giancarlo Giorgetti, eminenza grigia del Carroccio e Ministro dello Sviluppo Economico. Le cui posizioni a sostegno dell’esecutivo Draghi, secondo una linea europeista e atlantista, stanno logorando lentamente la leadership del segretario. E mettendo a nudo la scarsa coerenza su alcuni temi. Il punto di caduta saranno le Amministrative del prossimo 3-4 ottobre: i candidati del centrodestra a Roma (Michetti) e Milano (Bernardo) appaiono deboli. Qualche chance ce l’ha Paolo Damilano a Torino. Ma un’eventuale sconfitta di Salvini rischia di avere conseguenze sulla leadership (non è escluso che l’ex Ministro acceleri sul congresso) ma anche nei rapporti di coalizione, con la Meloni sempre più vicina al sorpasso.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Ma Salvini a Roma ha le sue gatte da pelare
giancarlo giorgettimatteo salvini
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