Ma riuscirà Salvini a vergognarsi un po’ di Salvini?

Per una volta Matteo Renzi l’ha detta giusta: “Vi sembra normale che il vicepremier con la delega ai Trasporti nei giorni dell’incidente ferroviario a Brandizzo sia al Festival del cinema di Venezia e a Monza e non in Piemonte?”.

Infatti non c’è normalità, ma incredulità nell’apprendere che il vicepremier in questione, Matteo Salvini, a poche ore dalla strage dei cinque operai sfilava sul red carpet con Francesca Verdini, “sotto i flash dei fotografi”.

Immortalato mentre mano nella mano bacia la fidanzata, lui tutto tronfio in smoking e lei radiosa in abito da sera. A questo punto uno pensa che il ministro abbia tutto il tempo per rimediare sia pure in ritardo a un comportamento insultante.

Potrebbe rientrare in hotel, slacciarsi il papillon nero di raso e correre con la scorta a posare un fiore su quelle rotaie. E invece lui avrà pensato di essersi sdebitato con quei poveri morti, con quell’inconveniente che rischiava di guastargli il trionfante weekend bofonchiando un “andrò fino in fondo”. Abbastanza incomprensibile visto che lui non è la Procura di Vercelli e che l’indagine interna alle Ferrovie era già avviata (a meno che non fosse un lapsus, l’inconscia ammissione che “fino in fondo” ci stava andando definitivamente la sua reputazione).

(…)

Da notare, infine, che nell’orgia di talk che ha preso a imperversare con l’arrivo delle prime piogge, non un maestro di giornalismo che si sia soffermato su tanta ignominia. Magari soltanto per chiedere se, ogni tanto, a Salvini può capitare di vergognarsi di Salvini (interrogativo che facciamo nostro).

Estratto dell’articolo di Antonio Padellaro per “il Fatto quotidiano”

Antonio Padellaro per 'Il Fatto quotidiano' :

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