Musumeci è ancora sotto assedio dopo la costituzione di “Ora Sicilia” all’Assemblea regionale. Il governatore, che in tempi non sospetti aveva individuato un motivo di inopportunità legato alla candidatura di Genovese jr, non si è ancora espresso sulle adesioni al nuovo gruppo parlamentare. A difenderne l’operato ci ha pensato Ruggero Razza, assessore alla Salute: “La storia personale e lo stile del presidente della Regione – ha detto Razza, suo braccio destro – escludono qualsiasi preoccupazione, anche legittima. Questa non sarà mai una legislatura di ribaltoni o ribaltini. Chi condivide il programma di governo e vuole offrire alla luce del sole un contributo d’idee e un sostegno alla coalizione è sempre una risorsa. Chi conosce Nello Musumeci sa che il mercato non si è mai aperto e non si aprirà mai. Continuiamo a lavorare tutti con serenità, mettendo al centro la Sicilia e il suo diritto a un futuro migliore”. Anche da parte degli autonomisti di Raffaele Lombardo, però, è partita una stilettata verso la nuova formazione: “Cosa possono avere in comune esponenti del Pd, di Forza Italia e una deputata supplente che fino a ieri poneva l’autonomia della Sicilia al centro della propria azione politica, resta un mistero difficilmente risolvibile – scrive Carmelo Pullara, capogruppo dei Popolari e Autonomisti -. Siamo sicuri che il collante non può essere un posto di assessore, sarebbe la morte della politica”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Ma Razza cerca di spegnere l’incendio
nello musumeciruggero razza
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