“Ma qui siamo noi a dettare le condizioni”

“Noi a luglio chiudiamo il tavolo della federazione coi movimenti siciliani. Se per quello del governatore i tempi non sono maturi, ne prendiamo atto”. E’ questo il commento che lo stato maggiore della Lega ha rilasciato in via informale a La Sicilia, dopo l’ultima assemblea di Diventerà Bellissima. Che sabato sera a Cefalù ha deciso di non decidere. Facendo arrabbiare parecchio Candiani e soci. Che si aspettavano una presa di posizione più netta da parte del presidente della Regione. Musumeci, però, preferisce procedere con cautela, senza indisporre la base. E non tutti sono disposti a concedersi all’abbraccio di Salvini. Ma sul fronte del Carroccio la politica dei piccoli passi non funziona: “Nel nostro partito c’è un capo ma soprattutto gerarchie e regole. E se Salvini ha indicato gli interlocutori per l’operazione siciliana, Nello deve parlare con loro, senza scavalcarli”. Il riferimento è a un presunto Whattsapp che Musumeci avrebbe inviato nei giorni scorsi a Salvini per chiedere un summit privato. Un messaggio che non ha trovato alcuna risposta”. “Il nostro percorso sulla federazione va avanti spedito” ha confermato il deputato Nino Minardo. I primi a cedere alla tentazione sono gli ex autonomisti di Raffaele Lombardo.

Paolo Mandarà :Giovane siciliano di ampie speranze

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