Povera Berlinguer. Quei privilegiati di Nicola Porro e Paolo Del Debbio si palleggiano, il lunedì e il giovedì, la presidente del Consiglio; proprio quella Giorgia donna, madre e cristiana che ha costruito l’impero di Fratelli d’Italia e che, con una smorfia del viso, è in grado di spingere alle stelle gli indici d’ascolto. Ma Bianchina – incarnazione televisiva del ceto medio riflessivo o delle maestrine col cerchietto: decidete voi – non si perde d’animo e schiera quasi ogni sera Pietro Senaldi, condirettore di Libero. Un opinionista d’acciaio. Anzi, di pietra: “Tu es Petrus”. Tenace, pugnace ma soprattutto capace di tramortire nel dibattito qualsiasi galletto di sinistra. Lui, da solo, vale più di Meloni e Lollobrigida messi insieme, più di Donzelli e Fazzolari. E se mezza Italia è invaghita del suo ciuffo alla Macario, diciamolo, un motivo deve pur esserci.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Ma quel Pietro in tv rende più della Meloni
bianca berlinguerpietro senaldi
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