All’ottimismo di Giancarlo Cancelleri si contrappone il pessimismo cronico dei sindaci. Che ormai da troppo tempo, una ventina d’anni, sono in attesa di sviluppi. Ieri, al summit di Palazzo degli Elefanti, c’erano il padrone di casa Salvo Pogliese, e l’omologo ragusano, Giuseppe Cassì. La preoccupazione riguarda i tempi di realizzazione. Mentre alcuni deputati dei Cinque Stelle la fanno facile (“Anas acquisterà il progetto definitivo di Sarc e occorreranno solo sei mesi per acquisire le autorizzazioni che ancora mancano. Infine, si procederà velocemente per mettere a bando l’intera opera” hanno detto Stefania Campo, Gianina Ciancio e Angela Foti), molto dipende da come si intenderà procedere: con un appalto integrato (progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori) potrebbero volerci qualcosa come 8 anni; con gare separate si sfiorano addirittura i 12. Queste sono le stime. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha spiegato che l’ipotesi ottimale sarebbe giungere all’apertura dei cantieri entro 30-36 mesi, ma ciò sarà possibile solo se il Cipe approvasse subito l’acquisto del progetto da parte di Anas e si provvedesse a garantire la copertura dei fondi statali mancanti (400 su 800 milioni) entro l’anno. La Regione ha garantito per l’opera un investimento da 217 milioni di euro, già “congelati”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Ma non batte la diffidenza dei sindaci
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