Il 27 gennaio scorso, mentre Sea Watch annaspava col suo carico di migranti a poche miglia dalla costa di Siracusa, tre deputati di diversi schieramenti, a bordo di un gommone, decisero di raggiungere il mercantile e salire a bordo per verificare, in nome della funzione ispettiva da parlamentare, le condizioni igieniche e di salute a bordo della nave. Che non a caso vennero ritenute inadeguate. La Prestigiacomo, Magi e Fratoianni, che sgusciarono ai controlli, finirono nel mirino di Salvini: “Non rispettano le leggi e favoriscono l’immigrazione clandestina” disse il vice premier a caldo. Lo stesso che, di recente, è finito nuovamente nel registro degli indagati dopo il caso Diciotti. Toccherà al Tribunale dei Ministri – anche se la Procura di Catania ha chiesto di archiviazione – ragionare sulla possibilità di richiedere una nuova autorizzazione a procedere verso il Capo del Viminale per sequestro di persona aggravato. Nel caso Diciotti, la giunta per le autorizzazioni e il Senato negarono la possibilità di processare il Ministro.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Ma nemmeno il truce Salvini trova pace
matteo salvinistefania prestigiacomo
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