“Nessuno sentiva la mancanza dell’uscita infelice del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Il suo appello al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, affinchè quest’ultimo rigetti immediatamente la proposta di “isole covid free” è davvero, come si suol dire, fuori dal mondo”. Lo dice in una nota il segretario regionale della Lega, Nino Minardo. “Altre nazioni – continua il deputato modicano – sono già avanti rispetto alla nostra (Spagna e Grecia su tutte), l’idea di aiutare piccole porzioni isolate a rimettersi subito in moto con la ricezione turistica con date e tempo certo è all’insegna del pragmatismo, del buon senso e della semplicità e, infine, da più parti e ad ogni livello questa idea ottiene pareri favorevoli. La Lega Sicilia, tra l’altro, rivendica di essere stata la prima forza politica a proporla, abbinandola al cosiddetto “green pass” o passaporto sanitario che speriamo si concretizzi al più presto. Consiglio con garbo e senza polemica al presidente Bonaccini di occuparsi di materie a lui più congeniali quali le iniziative estive per la riviera romagnola o i problemi interni al Partito democratico”.
Una sponda inattesa al segretario del Carroccio giunge dallo stesso Pd di Bonaccini: “La vaccinazione a tappeto delle isole minori è una delle poche idee valide emerse in questa dura battaglia contro il Covid. E ciò per una pluralità di motivazioni, non ultime quelle di salvare una stagione turistica che costituisce per queste comunità spesso l’unica fonte di sostentamento per tutto l’anno. I governatori dovrebbero sapere, prima di parlare, che negli anni le isole minori sono state, sostanzialmente, private di servizi sanitari degni di questo nome, in ragione di una aziendalizzazione della sanità in cui i “numeri” hanno giustificato i tagli indiscriminati”. Lo sostengono Franco De Domenico e Giuseppe Siracusano, rispettivamente responsabili del dipartimento Sanità e del dipartimento Isole Minori del Partito Democratico della Sicilia.