“Un politico come Musumeci non può presentarsi a fare un sopralluogo senza avere le dovute informazioni dai suoi uffici. E noi abbiamo il dovere di chiederci se non fosse informato o se abbia ancora una volta tentato di scaricare le colpe della Regione sul Comune”. Lo scrive in una nota Maria Prestigiacomo, ex assessore ai Lavori pubblici della giunta Orlando. Il sopralluogo di Musumeci in Viale Regione Siciliana, e le dichiarazioni in cui il governatore si prende il merito di aver sbloccato il cantiere, hanno avuto un forte eco in città. “Il Comune di Palermo ha fatto due interventi urgenti – annota la Prestigiacomo -: uno in via Monte Pellegrino e l’altro sul canale Mortillaro in viale Regione ad angolo con via Paternò. Questi lavori sono terminati da tempo! Durante i lavori del secondo cantiere, i tecnici si sono accorti che il canale Passo di Rigano, che scorre parallelo al Mortillaro lungo sotto la circonvallazione, era in stato di pericoloso abbandono, con gravi rischi per la circolazione stradale. Chiunque sia in buona fede, sa bene che dal 2016 i Canali di Maltempo e i fiumi anche quelli sotterranei sono di competenza della Regione. In particolare devono essere manutenuti dall’Autorità di Bacino, un Ufficio alle dirette dipendenze del Presidente della Regione”.
“Lo stesso Presidente, che oggi afferma incredibilmente di non avere alcuna competenza, dopo mesi di ritardi ha quindi delegato il Commissario Croce alla progettazione per la messa in sicurezza del Canale Passo di Rigano, dimostrando quindi che la competenza è sua – scrive ancora la Prestigiacomo – Il Comune, pur di accelerare il tutto si è assunto la direzione dei lavori e si è fatto carico di trovare le somme necessarie al ripristino del canale, interloquendo con il Governo nazionale che, grazie ad un emendamento in finanziaria presentato dal deputato Varrica, ha potuto stanziare le somme necessarie. Solo a quel punto, il Commissario Croce ha proceduto alla Gara. Quelle di oggi da parte di Musumeci appaiono quindi purtroppo solo come delle bugie”.
Sul tema è intervenuto proprio Adriano Varrica, deputato dei 5 Stelle: “Quando chi amministra, recandosi appositamente in un cantiere, rilascia delle dichiarazioni non vere le opzioni sono due: o non si è informato sull’argomento o vuole deliberatamente distorcere la realtà per fare propaganda e prendere in giro i cittadini”. “Il ritardo di anni – aggiunge – è legato al rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione che aveva portato ad uno stallo totale fino a giugno 2021. Entrambi gli enti erano completamente fermi e disinteressati al cantiere. Questo stallo venne interrotto su mia iniziativa quando nel giugno 2021 convocai un tavolo tra il Commissario per il dissesto idrogeologico e il Comune, proponendo la convenzione e portando le risorse nazionali necessarie (a seguito di mio emendamento in Parlamento)”.
Anche Mariangela Di Gangi, consigliera comunale eletta nella lista ‘Progetto Palermo’, a sostegno di Franco Miceli, va all’attacco: “Le affermazioni del presidente della Regione sul “tappo” di viale Regione sono a dir poco scandalose, visto che l’obbligo di intervenire per la manutenzione dei canali di maltempo è proprio in capo ai suoi uffici; non genericamente quelli della Regione ma proprio quelli della Presidenza e dell’Autorità di Bacino. È stata la caparbia ostinazione di Musumeci a non riconoscere e non rispettare quanto previsto da tutte le leggi nazionali e regionali a comportare il vergognoso ritardo nel completamento dei lavori”.