Ma sì, ridiamoci su. Divertiamoci pure quando s’inventa il complotto degli olandesi, smaniosi di voler affamare l’Europa per rifondare l’Impero; o quando s’incapriccia a declinare in rima baciata la sua ricetta per la pace del mondo: “Quante guerre non ci sarebbero state, di fronte a cene ben organizzate!”. Prendiamolo per quello che è: un ministro dell’Agricoltura con delega al varietà. Però non fermiamoci alle risate e non lasciamoci abbagliare dalle luci della ribalta. Perché Francesco Lollobrigida, il potente cognato di Giorgia Meloni, non è solo gaffe e amenità. Sotto le frivolezze da avanspettacolo c’è la tempra ferrigna del gerarca che ha fondato la corrente turistica di Fratelli d’Italia e che ha dato copertura politica a tutte le scelte malsane del Balilla, il patriota che con SeeSicily ha scialacquato oltre venti milioni di euro. Sipario, per favore.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Ma Lollo non è solo gaffe e amenità
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