Si farà com’era stato detto. Dopo il 10 giugno, domani, arriverà la nomina del nuovo assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia. Musumeci, che ha detenuto l’interim per tre mesi, dopo la tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, ieri ha prodotto una sfornata di nomine per i parchi archeologici. E ora si appresta a scegliere il nome più importante. Per un assessorato che – l’intento del governatore è stato chiaro – andrà a un “tecnico”, fuori dagli schemi di partito (prima di Tusa, d’altronde, c’era Vittorio Sgarbi). Ci aveva provato Raffaele Lombardo con un blitz a ottenere il posto per Antonio Scavone, attualmente alla Famiglia, ma è andato fuori giri. La prima scelta del governatore è Rosalba Panvini, l’attuale soprintendente di Catania, con un passato fra Siracusa, Ragusa e Caltanissetta. La Panvini, docente e studiosa di grande fama, ha al proprio attivo qualche screzio con le associazioni ambientaliste siciliane per aver firmato delle autorizzazioni un po’ borderline: nel 2007 ha permesso l’installazione del Muos nel Niscemese, mentre, lo scorso anno, ha concesso il nullaosta per l’installazione di un bar astronave in cemento armato sulla piazza d’armi del Castello Maniace, a Ortigia. Ma sono decisioni che la Panvini s’è appuntata al petto come medaglie. Musumeci ne apprezza le doti e la schiena dritta. Resta la favorita numero uno.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Ma la Panvini resta sempre in corsa
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