La tentazione più scontata sarebbe quella di dire: esce un cartonato e al suo posto si insedia un altro cartonato. Oppure: esce una controfigura di Renato Schifani ed entra un’altra controfigura del medesimo presidente della Regione. Ma Daniela Faraoni, da ieri nuovo assessore alla Sanità, ha poco da spartire con Giovanna Volo, la “figura tecnica” che l’ha preceduta al vertice di Piazza Ottavio Ziino. E per capirlo basta dare uno sguardo alla geografia degli applausi che, al momento del giuramento, le forze politiche hanno tributato all’ex manager dell’Asp di Palermo. Perché, a differenza della Volo, la Faraoni è impastata con la politica: conosce uomini e cose, ha sempre trattato con i partiti e all’occorrenza ha cambiato pure cavallo e punti di riferimento. Ma non sempre le relazioni politiche sono fiori del male. Anzi. Spesso aiutano a risolvere i problemi.