“Sin dalla mia nomina, Orlando ha tenuto nei miei confronti un atteggiamento scomposto, irriguardoso e istituzionalmente poco corretto – si legge nell’esposto presentato ai carabinieri di Palermo -. Ho tollerato per tre anni, rispondendo con garbo a illogici e pretestuosi attacchi del sindaco”. Così l’ex assessore regionale del governo Crocetta, Vania Contrafatto, scriveva nell’esposto contro Orlando, che l’aveva incolpata di aver rallentato l’iter per l’aggiudicazione dell’appalto del collettore fognario di Palermo. Nell’esposto ai carabinieri di Palermo, l’ex assessore riteneva la dichiarazione del sindaco “calunniosa ed infamante, prima perché in qualità di assessore non avevo competenza alcuna sui lavori o sul finanziamento degli stessi, poiché responsabile unico dell’attuazione dell’accordo di programma quadro per la realizzazione degli interventi (che materialmente dovevano essere realizzati dal comune) era il dipartimento regionale acqua e rifiuti in persona del direttore generale, e nessuna voce in capitolo aveva l’assessore”. Quando invece Contrafatto fu nominata commissario alla depurazione, nel corso del 2016, su 80 interventi di opere di depurazione in Sicilia, figuravano anche quelli di Palermo. “Ma acquisita la documentazione dal comune – si legge sempre nell’esposto – dall’esame che fece la struttura emersero criticità che ci si adoperò a superare. I progetti che ‘sulla carta’ risultavano cantierabili in realtà non lo erano”.