Leoluca Orlando non ci sta e i sindaci, in generale, paiono sul piede di guerra. Non vogliono, e talvolta nemmeno potrebbero, farsi carico della gestione dei rifiuti sostituendosi alla Regione. Il sindaco di Palermo avrebbe già inviato una nota all’assessore all’Energia Pierobon per informare che la sua nota non ha alcun valore giuridico e non possa bastare a fondare un suo potere commissariale. Il sindaco, inoltre, non avrebbe chiaro in forza di quale norma spetterebbe a lui nominare nuovi commissari per l’emergenza rifiuti nei comuni. I chiarimenti, eventualmente, forniti dalla Regione potrebbero non bastare. Orlando infatti ha preannunciato un ricorso al Tar. Quasi una “minaccia”. Dall’1 aprile non esistono più regole certe e lo scollamento istituzionale fra Comune di Palermo sul caos rifiuti, emerso prepotentemente qualche mese fa con la gestione della sesta vasca di Bellolampo, rischia di acuirsi in maniera preoccupanti. Mentre Rap, la società che provvede alla raccolta nel comune capoluogo, non sta certo navigando nell’oro. Rischia il fallimento, garantisce 500 spazzini in meno e i suoi mezzi fanno acqua dappertutto.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Ma il sindaco Orlando non ci sta
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