“Nei giorni scorsi l’AdnKronos ha riportato le dichiarazioni di Calogero Mannino secondo il quale Report, nell’inchiesta di lunedì, non avrebbe sottolineato la definitiva assoluzione. Quanto riferito da Adnkronos e dall’ex Ministro del Mezzogiorno risulta essere falso: vi allego la trascrizione fedele dell’inchiesta di Paolo Mondani andata in onda lunedì scorso”. Così Sigfrido Ranucci ha replicato stamattina alle accuse di slealtà di Calogero Mannino. Nella trascrizione della puntata, si legge un passaggio pronunciato in trasmissione di Paolo Mondani, uno dei giornalisti che ha curato l’inchiesta: “L’ex ministro democristiano Calogero Mannino dopo anni di processi è stato definitivamente assolto dall’accusa di essere il mandante politico della Trattativa”.
Nella presentazione della puntata di lunedì scorso, lo stesso Ranucci spiegava che dell’inchiesta avrebbero fatto parte “testimonianze inedite e documenti esclusivi verrà ricostruito per la prima volta in televisione il ruolo ricoperto da alcuni settori delle istituzioni nelle stragi del 1992 e in quelle degli anni precedenti. Un filo nero collegherebbe infatti l’attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 alle bombe di Capaci e via D’Amelio in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Mafia, massoneria, terroristi di destra e servizi segreti deviati avrebbero contribuito per anni ad organizzare e ad alimentare una strategia stragista che puntava alla destabilizzazione della democrazia nel nostro paese”. “Report – diceva ancora il conduttore di Report, nella premessa – farà luce sul ruolo inconfessabile ricoperto dagli uomini dello Stato nella pianificazione e nell’esecuzione delle stragi. Una verità a cui probabilmente era arrivato Paolo Borsellino. Quando viene ucciso in via D’Amelio, sparisce l’agenda rossa che portava sempre con sé, dove conservava tutti gli appunti sulle indagini da lui svolte in prima persona sulla strage di Capaci. Che fine ha fatto l’agenda rossa di Paolo Borsellino?”.