Dopo avere deciso, sabato scorso, durante una seduta straordinaria e urgente, di destinare cento milioni di euro alle famiglie disagiate, il governo Musumeci ha messo a punto l’elenco delle quote da assegnare ai vari Comuni dell’Isola. Toccherà, infatti, alle amministrazioni cittadine elargire gli assegni destinati a garantire l’acquisto di beni di prima necessità, “prioritariamente – si legge nella delibera della giunta regionale – ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna forma di reddito e altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e il reddito di cittadinanza”. “Un iter – sottolinea il governatore siciliano – che dovrà essere assolutamente snello, per mettere subito in tasca alla gente bisognosa il denaro necessario all’acquisto di alimenti e farmaci. Qui in Sicilia, molto più che nelle altre parti d’Italia, l’emergenza provocata dal Covid 19 ha messo in ginocchio un’intera economia sommersa che garantiva la sussistenza a migliaia di nuclei familiari. Nessun siciliano, però, dovrà sentirsi abbandonato in questo difficile momento e la Regione sta facendo e continuerà a fare la propria parte, pretendendo dal governo centrale un’attenzione altrettanto forte e responsabile”. I Comuni potranno erogare le risorse in via diretta o in altra forma, anche avvalendosi degli enti del terzo settore (garantendo, comunque, l’identificazione dei beneficiari finali), detto che le risorse saranno vincolate quale intervento sociale per i beni di prima necessità (alimenti e prodotti farmaceutici). Per stanziare le risorse necessarie, il governo regionale ha operato una rapida rimodulazione dei Programmi comunitari Poc e Po Fesr 2014/2020.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Ma i 100 milioni ci sono oppure no?
claudio favanello musumeciregione siciliana
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