Ora che anche Dario Mirri si è tirato fuori dalla corsa per l’acquisto del Palermo, al presidente Rino Foschi rischia di rimanere un cerino in mano. Che potrebbe rimanere acceso ancora un po’ di settimane. Più che cercare un nuovo acquirenti subito, Foschi sta cercando di raschiare il fondo del barile e recuperare da tutti i creditori del club rosanero la cifra necessaria – 3,8 milioni di euro – per pagare gli stipendi dei calciatori entro lunedì, ed evitare in questo modo fastidiose penalità in classifica (dove il Palermo occupa ancora la seconda piazza). Tra i destinatari di questa ricerca ci sono la holding Alyssa, che ha un debito di 22,8 milioni nei confronti del Palermo, altre società calcistiche, che sono la seconda voce più pesante nella lista dei creditori (per oltre dieci milioni) e la Lega di B, che deva saldare la quota relativa alla mutualità. Da questo quadro, di per sé poco rassicurante, Foschi non è affatto turbato: crede di poter onorare gli impegni con la squadra entro il tempo utile. Poi si dedicherà con calma alla ricerca di un acquirente credibile e interessato al progetto rosanero: restano in pole York Capital e Raffaello Follieri. Siamo alla stessa situazione di un mese fa. Anche se la corsa contro il tempo dovrebbe rivelarsi un po’ meno affannata.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Ma Foschi dorme sonni tranquilli
calciodario mirripalermorino foschi
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