Considera l’incidente diplomatico già chiuso e a breve si ripresenterà alla sua porta per confermare l’impressione – ribadita ieri in un’intervista – che “considero Salvini il miglior ministro dei Trasporti per la Sicilia”. Insomma: avevamo scherzato. Sono bastate poche ore a Renato Schifani per fare un passo indietro clamoroso rispetto all’annunciato “conflitto istituzionale” con il vicepremier a seguito della rimodulazione dei fondi Fsc per la Sicilia (dirottati sul Ponte). Schifani si era lamentato pubblicamente, ne aveva chiesto la restituzione, provocando un moto d’orgoglio anche nelle opposizioni, che l’avevano invitato a non cedere al ricatto. Era persino volato da Ignazio La Russa per convincerlo a sposare la sua causa e invece… “C’è stato un deficit di comunicazione, non abbiamo condiviso le modalità ma guardiamo avanti”.
Schifani, parlando a Radio 1, sembra essersi ammansito. “C’è stato problema di metodo, che sono certo non si ripeterà più. Sono convinto – ha sottolineato il presidente della Regione, alla vigilia di un incontro al Quirinale col leader della Lega – che sia la volta buona, Sicilia e Calabria lo vogliono, vi sono risorse nazionali e delle Regioni e bisogna individuare i fondi europei”. La Regione siciliana non tornerà indietro rispetto alla decisione di Salvini di prelevare 1,3 miliardi cioè 300 milioni in più rispetto a quanto previsto dalla giunta, per destinarli alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Schifani s’è quasi scusato per essersi opposto, e aver provocato un vespaio nei rapporti con la Lega. Non gli conviene.
Così come non gli conveniva tenere il broncio all’ex assessore Manlio Messina, oggi vicecapogruppo di FdI alla Camera, dopo il clamoroso pasticcio di Cannes, le minacce di licenziamento nei confronti di Scarpinato e il durissimo attacco del Balilla in tv: “O Schifani non ha guardato le carte, e questo sarebbe gravissimo, oppure non le ha sapute leggere”. E’ passato qualche mese e il 9 ottobre scorso, a Brucoli, durante l’incontro sul turismo organizzato da Fratelli d’Italia, è scoppiata la pace: “Messina? Ha internazionalizzato la nostra immagine” e “mi dà alcuni consigli”. Evviva. Dopo le cadute dal pero, ecco la nuova specialità della casa: il bacio della pantofola.