M5s in un vuoto normativo, proprio il partito che più degli altri ha fatto dello Statuto e del codice etico l’architrave della sua politica. Oltre ad essere senza un capo, poiché i 30 giorni di “reggenza pro tempore” del comitato direttivo sono scaduti il 20 marzo, da oggi il Movimento è anche senza Davide Casaleggio, il figlio del co-fondatore, che ha dato l’addio portandosi via la piattaforma Rousseau, pilastro della democrazia diretta. In questo contesto pesa l’assenza del Garante. Beppe Grillo, apparso giorni fa in un video in cui ha difeso il figlio accusato di stupro, attaccando invece la ragazza che lo ha denunciato, si è esposto alle prese di distanza dei parlamentari e anche di Giuseppe Conte finendo per auto-isolarsi. Infine l’ex premier non può essere eletto nuovo capo politico. Per quale ragione? Non c’è una piattaforma su cui votare. Continua sull’Huffington Post
Paolo Mandarà
in Buttanissimi Extra
M5s senza né capo né Rousseau Conte vuole ripartire da zero
davide casaleggiogiuseppe contemovimento 5 stelle
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