L’assemblea del Movimento 5 stelle convocata per sabato alle 16.30, poi rinviata alle 18.30, iniziata infine alle 20, interrotta poco prima della mezzanotte, ricominciata domenica alle 10, sospesa intorno alle 13.30, riconvocata per le 18, che poi sono diventate le 20 prima del rinvio definitivo a oggi, riprende alle 14, quando mancano meno di 48 al momento in cui Mario Draghi si presenterà alle Camere.
Alla riunione congiunta dei parlamentari seguirà con tutta probabilità una nuova sessione del Consiglio nazionale, e così via fino all’ultimo momento utile. Il pallottoliere al momento segna una quindicina di interventi in forte dissenso con la linea di Giuseppe Conte, il borsino di Palazzo fissa l’asticella ad almeno 30 eletti pentastellati che potrebbero dare vita a una nuova scissione. Lo farebbero votando la fiducia a Mario Draghi, dopo che un anno e mezzo fa altrettanti furono cacciati su due piedi per non averlo fatto. Continua sull’Huffington Post