“Il governo Musumeci prenda atto che sarebbe stato sconfitto al voto anche se si fosse votato con il vecchio sistema delle palline bianche e nere nell’urna, tranne casi di daltonismo”. Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars, è intervenuto più volte a margine della seduta di ieri sul “collegato” per evidenziare le crepe fra governo e maggioranza in aula. La doppia bocciatura col voto segreto di un paio di articoli della legge stralcio, è l’ennesimo segnale di rottura all’interno di una coalizione che non ha mai avuto i numeri: “È ridicolo che il governo, per nascondere il proprio fallimento, abbia sostenuto che il sistema elettronico non funziona per i deputati della coalizione Musumeci, visto che funziona perfettamente per i deputati dell’opposizione – ha aggiunto Lupo -. Il presidente dell’Assemblea non avrebbe dovuto sospendere la seduta”. Poco prima il deputato del Partito Democratico aveva rincarato la dose: “Anche se abbiamo appreso dalla stampa che la coalizione di governo si è allargata, oggi sperimentiamo come sia implosa un’altra volta. Musumeci affronti il dibattito parlamentare in aula in ordine alla crisi della sua maggioranza”. Il governatore non era in aula, a differenza di Armao. L’assessore all’Economia, dopo aver fatto approvare (mesi fa) una Finanziaria lacrime e sangue, aspetta ancora che le cifre accantonate nella legge di Stabilità siano “sbloccate” da un emendamento contenuto nella legge stralcio. Ammesso che si riesca ad approvare.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Lupo, Pd: non c’è più la maggioranza
giuseppe luponello musumecipartito democratico
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