Volevano dimostrare che Renato Schifani è un uomo di polso, intrepido e intransigente; un presidente che sa farsi valere; un governatore che sa strillare e sa anche strigliare. Ecco a cosa servivano le scimitarre agitate martedì scorso da Palazzo d’Orleans contro i burocrati “responsabili di un insopportabile ritardo” sul recupero di due miliardi di euro incagliati tra i residui passivi. Solo che i ritardi – si è saputo tre giorni dopo – non c’erano: le verifiche erano state concluse e i due miliardi erano già sbloccati. La strigliata dunque non era necessaria: bastava una telefonata alla ragioneria generale e la questione si poteva chiudere lì. Invece le volpi argentate dell’ufficio stampa hanno montato un allarme da nove colonne in prima pagina. Un bluff. Buono anche per una una sceneggiata napoletana o per un numero da avanspettacolo: “A Renà, facce Tarzan”.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
L’ultimo spettacolo “A Renà, facce Tarzan”
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