Asfissiato dagli scheletri chiusi nel suo armadio e accerchiato dalle procure che hanno già sul tavolo le carte dello scandalo, il Balilla non sa più come intorbidire le acque. Strilla, impreca, minaccia, insulta e, soprattutto, fa il gioco delle tre carte. Un gioco che colora con impareggiabile volgarità: quella del Cavaliere del Suca. L’ultimo bluff riguarda questo giornale. A suo avviso saremmo stati noi a suggerire ai Cinque Stelle di accedere ai documenti che certificano da un lato il flop di SeeSicily sul fronte alberghiero e, dall’altro lato, l’opaco dirottamento dei milioni sul dorato mondo della comunicazione. Ma c’è un però. Lo scoop su SeeSicily, come sullo sporco affare di Cannes, non l’ha fatto “Buttanissima” ma “La Sicilia”, autorevole quotidiano di Catania. Che il Balilla, da politico catanese furbo e un po’ vigliacchetto, non osa neppure nominare.