“Domani c’è il consiglio dei ministri… stiamo correndo contro il tempo sulla legge di stabilità”. Giorgia Meloni guarda di sottecchi Roberta Metsola, seduta con lei al divanetto del suo studio al Parlamento Europeo. Sguardi d’intesa, si capisce subito che tra le due c’è confidenza. Quella che invece non trova poco dopo da Ursula von der Leyen. Chiaro: con la presidente del Parlamento europeo la premier ha già avuto modo di confrontarsi, quest’estate a Strasburgo e più di recente al telefono; mentre con la presidente della Commissione Europea quello di oggi è il primo incontro. “Interlocuzione franca e positiva”, la definisce la leader italiana. “Grazie per il segnale lanciato con la visita alle istituzioni europee nel tuo primo viaggio all’estero”, apprezza von der Leyen. Ma con lei l’intesa è ancora tutta da costruire, a partire dal tema del momento: i migranti e le navi delle ong bloccate nel Mediterraneo con a bordo mille persone, epicentro del nuovo scontro tra Roma e Berlino. Continua sull’Huffington Post
Angela Mauro per l'Huffington Post
in Buttanissimi Extra
L’UE che apre le porte a Meloni non è detto che apra il portafogli
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